Trattandosi del CMS più usato al mondo e sapendo quanto la performance di un sito è importante, sono in molti a chiedersi come velocizzare un sito WordPress in maniera semplice e possibilmente economica.
In questo articolo troverai 11 consigli ormai comprovati da esperti in tutto il mondo per rendere il tuo sito in WP molto più veloce.
Ma partiamo dalle basi…
Perché è importante velocizzare un sito WordPress?
Chiedilo a Google e ai tuoi utenti.
Big G lo ha detto e ridetto che avere un sito lento influirà negativamente sul ranking (in altre parole, nessuno vedrà il tuo sito nel motore di ricerca). Capisci, quindi, che aumentare la velocità di caricamento è di primaria importanza per la SEO.
Ci sono miriadi di studi che dimostrano come si possa perdere fino al 50% del traffico con un sito non performante. Per non parlare di chi compra online: questa categoria di utenti aspetta in media meno di un secondo prima di abbandonare un negozio ecommerce.
Come testare la velocità di un sito WordPress?
Innanzitutto, dovrai sapere quant’è veloce il sito a caricare, tenendo a mente che pagine diverse caricano con tempi diversi e in base a svariati fattori, fra i quali le dimensioni della pagina, il numero di richieste generate, se è presente una memoria cache all’interno del server e se i contenuti sono statici o dinamici.
Per questo sarebbe opportuno verificare pagina per pagina, ma nei siti con molte pagine si usa di solito la home page come cartina tornasole.
C’è un’infinità di tool gratis per verificare la velocità di un sito, Due molto popolari sono WebPageTest e Pingdom, ma noi ci sentiamo di consigliarti PageSpeed Insights. Il primo è un vero e proprio cronometro per il tuo sito, mentre il secondo ti darà un sacco di consigli utili per velocizzarlo.
Bene! Fatte le dovute premesse, vediamo come velocizzare il tuo sito in WordPress in 10 step.
1. Cambia hosting provider
Questo è il fattore più importante di tutti e non solo per i siti in WP. Molti business fanno l’errore di partire con un hosting condiviso prima ancora di sapere quale mole di traffico può sopportare prima di rallentare il sito. È pressoché matematico che un sito su hosting condiviso subirà dei rallentamenti negli orari di punta e l’uptime difficilmente si assesta oltre il 99.5% con costanza per diversi mesi.
Il motivo è presto spiegato: per ottimizzare sul prezzo, il provider metterà più siti sullo stesso server, il che vuol dire che non saprai mai quanta potenza sarà disponibile quando ne hai bisogno e che livello di ottimizzazione sia stato implementato nella macchina.
Fortunatamente la tecnologia è migliorata parecchio negli ultimi anni e in caso di siti vetrina o con poco traffico un hosting economico può andare benissimo. Per aiutarti nella scelta, ti consigliamo questa lista degli hosting più veloci in italia di WebsitePlanet, tutti testati con un sito WordPress.
Se poi ti serve più potenza, ti farà piacere sapere che i prezzi di cloud hosting e server dedicati stanno calando sono sempre più alla portata di tutti.2. Scegli un tema snello
Ma quanto sono belli tutti questi temi per WordPress pieni di slider, widget, icone varie e tanti altri elementi dinamici! Bellissimi, ma ricorda che più ne metti, più il peso delle tue pagine aumenterà, rallentandole.
La soluzione migliore qui è scegliere sempre dei temi leggeri. Ne trovi già tanti fra quelli offerti di default da WP, oppure puoi dare un’occhiata a marketplace come Themeforest e MyThemeShop.
C’è poi l’alternativa di utilizzare un template che si avvalga di un framework di prima qualità, quali Bootstrap o Foundation.
3. Ottimizza le immagini
Le immagini sono il fattore numero uno nelle dimensioni di una pagina web. Ecco perché è importante trovare il modo di ridurre le dimensioni delle immagini senza rinunciare alla qualità.
Qui hai tre opzioni:
- Usare un software come Photoshop
- Installare un plugin, come WP Smush, Optimole o EWWW
- Aiutarti con un’estensione per browser, come Chrome PageSpeed Insights
Noi ti consigliamo di provare la seconda, di gran lunga la soluzione più semplice.
4. Minimizza JS e CSS
Un classico suggerimento offerto da PageSpeed Insights è di minimizzare il codice CSS, Javascript ed HTML. Questo perché la compattazione dei suddetti file ridurrà il numero di richieste e le loro dimensioni, il che renderà più rapido il caricamento delle tue pagine.
Anche qui vengono in tuo aiuto vari plugin specifici, come Autoptimize, mentre se te la cavi col codice, Google offre delle guide molto interessanti per tutti i developer.
5. Installa un plugin per impostare la cache
Ci sono diversi plugin specifici, primo fra tutti W3 Total Cache, che semplificano tutte le operazioni legate al caching. Se poi combinati con un web accelerator, il tuo sito può davvero diventare una scheggia. Qui ti consigliamo Varnish, lo stesso web accelerator utilizzato da mostri del calibro di Wikipedia, Twitter, Reddit e Facebook.
6. Utilizza una CDN
Questo vale soprattutto per chi receive traffico da diverse parti del mondo. Questo è un altro caso in cui la velocità del tuo sito può variare e di tanto a seconda di quanto è lontano il server ospitante dall’utente.
Una CDN (Content Delivery Network) è una scelta obbligata in questo caso. Ma come funzionano? In pratica, piazzano una copia del tuo sito in vari datacenter sparsi per il globo, attivando solo quella più vicina al tuo visitatore. Due esempi molto apprezzati un po’ da tutti sono Cloudfare e MaxCDN.
7. Abilita la compressione Gzip
Hai in mente quando comprimi i file del tuo computer in .zip? Sul web puoi fare lo stesso con la compressione Gzip, che minimizzerà alcuni tra i file più pesanti, limitando così il consumo di banda e quindi i tempi di accesso al tuo sito (e non di poco!)
Per questa operazione hai due vie e una ormai dovresti immaginarla da solo… Sì, un altro plugin! Il nostro consiglio ricade su PageSpeed Ninja, altrimenti puoi sempre aggiungere la seguente porzione di codice al file .htaccess:
<IfModule mod_deflate.c>
# Compress HTML, CSS, JavaScript, Text, XML and fonts
AddOutputFilterByType DEFLATE application/javascript
AddOutputFilterByType DEFLATE application/rss+xml
AddOutputFilterByType DEFLATE application/vnd.ms-fontobject
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-opentype
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-otf
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-truetype
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-ttf
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-javascript
AddOutputFilterByType DEFLATE application/xhtml+xml
AddOutputFilterByType DEFLATE application/xml
AddOutputFilterByType DEFLATE font/opentype
AddOutputFilterByType DEFLATE font/otf
AddOutputFilterByType DEFLATE font/ttf
AddOutputFilterByType DEFLATE image/svg+xml
AddOutputFilterByType DEFLATE image/x-icon
AddOutputFilterByType DEFLATE text/css
AddOutputFilterByType DEFLATE text/html
AddOutputFilterByType DEFLATE text/javascript
AddOutputFilterByType DEFLATE text/plain
AddOutputFilterByType DEFLATE text/xml
# Remove browser bugs (only needed for really old browsers)
BrowserMatch ^Mozilla/4 gzip-only-text/html
BrowserMatch ^Mozilla/4\.0[678] no-gzip
BrowserMatch \bMSIE !no-gzip !gzip-only-text/html
Header append Vary User-Agent
</IfModule>
8. Dai una pulita al database
Eliminare tutto il superfluo dal database ti aiuterà a tenere sotto controllo il suo peso sull’intera economia del sito, il che ti permetterà anche di facilitare i backup.
Non dimenticarti poi di cancellare tutto lo spam, i fake user, le versioni di prova (draft) e tutti i plugin e temi inutilizzati.
Il minimalismo non può che rendere un sito web più snello e veloce e tool come Zapier e IFTTT ti possono aiutare nell’automatizzare una serie di processi che dovresti altrimenti affidare a un plugin, rendendo così il sito più pesante.
9. Script: pochi ma buoni
Implementare script esterni è un altro fattore che non aiuta un sito a caricare rapidamente. Limitati a quelli essenziali, come quelli per il tracking (ad esempio, Google Analytics) e per i commenti (tipo Disqus).
10. Disabilita i pingback
I pingback servono a farti sapere quando un altro sito ti ha linkato. Utile a prima vista, ma hai già Google Search Console per tracciare i backlinks.
Mantenere attivi i pingback può sovraccaricare il server che ospita il tuo sito, poiché genera delle richieste ogni volta che ricevi un backlink, problema che si amplifica nel caso di attacchi DDoS.
Per disattivare i pingback segui la seguente procedura:
- Nel pannello di controllo di WP vai a Impostazioni
- Alla sezione Discussione deseleziona Consenti notifiche di collegamento da altri blog (pingback e trackback)
Conclusioni
Abbiamo detto prima che la velocità di un sito aiuta il tuo posizionamento in SERP, ma non abbiamo citato i benefici per la user experience: per farla breve: non fai perdere tempo ai tuoi utenti, li fai più contenti e quindi più invogliati a interagire col tuo sito.
E stiamo parlando di benefici sia a breve che lungo termine.
Insomma, creare un sito web con WordPress è solo il primo passo, perché non riuscirai mai a monetizzarlo, se prima non lo rendi il più veloce possibile.